Michela Tragni cattura, interpreta e condivide momenti di vita che diventano vere e proprie opere d’arte nella sua ricerca fotografica. Le mie domande all’artista che è nata in un giorno di vento.
Dov’è nata?
A Parma, in un giorno di vento.
Quanti anni fa?
Quarant’ anni fa.
I suoi genitori che cosa facevano?
Mio padre disegnatore meccanico e mia madre impiegata.
Dove vive?
A Parma.
A che età ha cominciato a fare fotografia?
Da quando ero bambina.
Quali sono stati i suoi maestri o comunque c’è qualcuno o un movimento al quale si è ispirata?
Ho preso un po’ di spunti da fotografi di strada.
Quando ha fatto la prima mostra?
Il 31 ottobre 2018.
Che cosa racconta la sua arte?
Racconta la vita di tutti i giorni con tutte le loro emozioni.
Qual è stata l’emozione più grande nella sua attività artistica?
Un mix di entusiasmo e ansia.
I media e il pubblico influenzano la sua arte?
No, non mi influenzano.
Quando ha cominciato a essere conosciuta?
Sono un’artista che sta facendo eventi nel mondo e spero presto di entrare nel cuore della gente.
Lavora di notte o di giorno?
Non appena ho un attimo di tempo per poter far foto.
Per lei la fotografia è una fatica o una gioia?
Assolutamente solo gioie..
Se tornasse indietro rifarebbe l’artista?
Sicuramente lo rifarei.
Quando ha terminato un’opera a chi la fa vedere per primo?
A persone a me vicine che so che mi possono aiutare criticando se c’è da farlo.
È più sincera nella vita o nella fotografia?
In entrambi i campi ma penso che la foto non mente mai perché sono fatte di un istante ma scelto col cuore.
Se dovesse descrivere la sua arte in poche parole che cosa direbbe?
La mia arte in poche parole potrei dire VITA, emozioni semplici.