LA VIA CRUCIS DI SERAFINO VALLA AL SANTUARIO FRANCESCANO DELLA VERNA: L’INTERVISTA ALLA CURATRICE GIUSEPPINA VALLA
Al Santuario Francescano della Verna dal 30 marzo al 16 aprile è possibile visitare La Via Crucis di Serafino Valla, una mostra straordinaria che lega l’arte contemporanea alla meditazione sul mistero della Passione di Cristo. La mostra è stata accolta con gioia e amore dalla comunità religiosa e dai tanti visitatori, soprattutto stranieri che frequentano il Santuario nel periodo pasquale. L’evento è stato realizzato in collaborazione con la curatrice delle opere del maestro Giuseppina Valla e con la Fondazione Mauro e Nuccia Capitani, in particolare con il presidente professor Mauro Capitani. Abbiamo realizzato un’ intervista a Giuseppina Valla sull’importante iniziativa culturale.
La Via Crucis di Serafino Valla al Santuario Francescano della Verna: qual è il significato della Via Crucis del maestro?
Nella rappresentazione della Via Crucis il maestro ha messo in luce un dialogo meditativo e spirituale tra l’Uomo ed il Cristo, rendendo reale il tema della Passione e Morte di Cristo.Un dialogo che ci fa riflettere sulla sofferenza che accompagna ognuno di noi nel cammino della propria vita. La meditazione ha portato il maestro a scrivere aforismi per accompagnare le sue rappresentazioni, desidero ricordarne uno proprio sul tema della sofferenza : “La sofferenza intesa come motivo d’espressione e l’espressione intesa come fonte di vita”. Una sofferenza che diventa salvifica, portando alla luce un messaggio di speranza.Una speranza che troviamo nella XV Stazione la “Resurrezione” una stazione che normalmente non è rappresentata. Il maestro, nella sua ricerca artistica, stilistica e spirituale ha sempre messo l’Uomo in rapporto con Dio, gli animali e la natura che lo circonda. Questo dialogo lo ha portato a dipingere la Via Crucis con un’impronta popolare e mistica tipica del francescanesimo.
I religiosi della comunità del Santuario Francescano della Verna hanno sottolineato l’opportunità della mostra accogliendola a braccia aperte con le stupende parole del padre vicario fra David durante l’inaugurazione: quali emozioni ha legato a quel momento unico e irripetibile?
La grande accoglienza e le stupende parole di fra David mi hanno accarezzato il cuore colmandolo di gioia infinita.Mi hanno fatto sentire a casa e percepivo accanto a me l’anima di mio padre, un’emozione fortissima che mi ha fatto anche comprendere di aver portato la sua Via Crucis a “casa”, la casa di san Francesco. Mio padre ha vestito d’istinto il Cristo con il saio francescano, il suo istinto è stato guidato: sono convinta che il “caso” non esista, c’è un disegno grande che ci guida. È stato proprio lui con i tanti “segni” che mi ha mandato dopo la sua morte a farmelo comprendere. Infatti la Via Crucis l’ha dipinta negli anni Ottanta, quando erano in corso le celebrazioni dell’VIII centenario legate alla nascita del santo ed il prossimo anno si celebreranno gli ottocento anni dalle stimmate.
La Fondazione Mauro e Nuccia Capitani ha collaborato alla realizzazione della mostra in un luogo così particolare. Quali sono le sue parole per il professor Mauro Capitani, presidente della Fondazione che ha espresso parole di elogio per l’iniziativa?
Provo un sentimento di profonda gratitudine per le belle parole che il professore Mauro Capitani ha espresso per il maestro e la sua Via Crucis. Felice e onorata che La Fondazione Mauro e Nuccia Capitani ETS, di cui il professore è presidente, abbia collaborato alla realizzazione di questa importante mostra in un luogo così significativo e sacro proprio nel periodo pasquale quando tanti pellegrini si recano al Santuario in devozione e meditazione.