LA VIA CRUCIS DI SERAFINO VALLA: DAL SANTUARIO FRANCESCANO DELLA VERNA ALLE PAGINE DI LOGOS
Una Via Crucis narrata pittoricamente in modo straordinario. Aggiungendo la sua firma nella narrazione per nuove consapevolezze.
Oggi voglio portare all’attenzione dei lettori un’opera di assoluto valore che unisce arte e spiritualità del maestro Serafino Valla. Mi riferisco alla Via Crucis di Serafino Valla che è stata in mostra al Santuario Francescano della Verna dal 30 marzo al 16 aprile nel periodo della Santa Pasqua.
Una mostra frequentata da tantissimi visitatori nella meditazione e nei pensieri intimi che si possono fare solo nei luoghi come alla Verna nei quali è passato l’insegnamento del Cristo.
Una mostra che rimarrà nella mente e nel cuore delle persone, promossa anche dalla pagina pubblica della comunità francescana del Santuario. Una mostra che ho curato personalmente e che ho organizzato in collaborazione con la comunità religiosa, la curatrice Giuseppina Valla (in foto con Padre Francesco e con il sottoscritto) e la Fondazione Mauro e Nuccia Capitani. La Via Crucis del maestro Serafino Valla entra nel nostro spirito per produrre cambiamento e nuove consapevolezze.
Pubblico una parte del mio testo che fa parte del volume Logos (Editoriale Giorgio Mondadori) che uscirà fra una settimana nelle librerie e sarà una presenza costante per oltre un anno nelle fiere d’arte contemporanea. Logos è una proposta di storia dell’arte contemporanea con alcuni dei suoi protagonisti nella terza decade del nuovo millennio, in tutto sei volumi di cui tre scritti dalla storica dell’arte Annalisa Puntelli Sacchetti. L’arte di Serafino Valla merita di essere osservata da più punti di vista, non solo quelli legati all’arte e alla pittura.
Pubblico una parte del mio testo che fa parte del volume Logos (Editoriale Giorgio Mondadori) che uscirà fra una settimana nelle librerie e sarà una presenza costante per oltre un anno nelle fiere d’arte contemporanea. Logos è una proposta di storia dell’arte contemporanea con alcuni dei suoi protagonisti nella terza decade del nuovo millennio, in tutto sei volumi di cui tre scritti dalla storica dell’arte Annalisa Puntelli Sacchetti.
Da Logos volume II. L’arte può salvare una vita e permettere di lasciare di quella esperienza il segno, salvando a sua volta altre vite con il suo stesso messaggio. Questa è la testimonianza che ha lasciato nella sua vita di sofferenza e di gioia un uomo che ha salutato questo mondo felice di farlo in un giorno di sole.
La ricerca di quel sole è quanto ha insegnato Serafino Valla e quel sole può manifestarsi all’esterno solo se riusciamo a trovarlo nel nostro cuore e nel nostro spirito, sapendo dipanare quelle nebbie che lui stesso conosceva bene nella Bassa padana. Serafino Valla ha iniziato la sua vita culturale di scrittore, poeta e artista dopo una crisi esistenziale generata e favorita dalle sofferenze e dalla solitudine. L’arte è stata un’inaspettata strategia di uscita dal labirinto dell’inconscio facendo acquisire ad ogni suo giorno equilibrio e significato.
Attraverso i suoi tanti cicli ha lasciato un messaggio chiaro, netto, un messaggio che può contribuire a salvare vite estendendo i temi dell’Estetica all’Etica e quelli della poesia e del colore ad una vera e propria filosofia di vita e ad un sapere denso di romantica poesia.
Tanti cicli pittorici e di arte plastica per un messaggio di amore che si è materializzato in maniera decisa e senza compromessi sempre, in particolare nelle opere dove emerge l’abbraccio con il mistero di Gesù, il Risorto, dal presepio alle sue quindici stazioni di una Via Crucis che rimarrà a divulgare il Resurrexit.
