FRANCO CARLETTI E LA SUA ARTE CHE ABBRACCIA LA PACE: GLI AQUILONI E LE LETTERE
Oggi, giovedì 4 aprile, alle 17.30, a Siena presso il Grand Hotel Continental, già residenza senese della Regina Margherita, nel salone delle feste, sponsorizzata da Fineco, si svolgerà la presentazione del libro “Sentieri del cuore” del maestro Franco Carletti. Ho intervistato il maestro sul libro e sul tema della pace. È emersa la storia di un aquilone protagonista della sua prossima personale e uno scambio epistolare che profuma d’amore e di sentimenti.
Maestro Carletti, da No WAR all’aquilone della pace: quali sono gli sviluppi di questo ciclo pittorico?
Dopo la mostra No WAR al Museo di San Giovanni a Fivizzano ho realizzato ulteriori opere sul tema della guerra come “Ostaggi per cosa?”, già esposta al Centro Leonardo da Vinci a Milano, ” Non c’è spazio nemmeno per pregare”, altre opere inerenti lettere scritte da e per il fronte al tempo della seconda guerra mondiale e la realizzazione del grande aquilone per la pace come già descritto in Profili d’Artista. Proprio dall’incontro con circa 400 studenti, dei quali più della metà ha a disposizione le opere per la realizzazione di questo grande aquilone che verrà installato appeso al soffitto dell’atrio della scuola, è emerso questo desiderio di libertà, di spensieratezza, una gran voglia di superare in tutti i modi questo momento difficile. Gli studenti hanno dipinto come hanno potuto, non conoscendo tecniche e materiali, ma l’impegno ha superato queste difficoltà, si sono arrangiati con i pennelli, con le mani, con gli stracci per realizzare in piena autonomia albe, tramonti, tanti cuori, mani strette, abbracci, cieli stellati, alberi che hanno influenzato anche me portandomi a realizzare oltre all’aquilone anche un’opera in tale senso dal titolo “Le opere volano”. Le tele lasciano i loro telai in legno per volare in cielo a formare un grande aquilone, opera che presenterò alla prossima personale a Gubbio “No WAR – un grande aquilone per la pace” insieme ad una grande foto dell’installazione. È mia intenzione sviluppare il tema delle lettere dei miei genitori per diffondere un messaggio d’amore e queste lettere diventano vele, barche applicate sulla resina industriale dando luogo ad un contrasto di materiali antichi e moderni con un unico comune intento. I valori della tradizione nella innovazione del linguaggio e delle tecniche.
Lei ha creato il ciclo “In volo sulle lettere di mio padre” e ha realizzato
“Sentieri del cuore”: come nasce tutto questo?
“Sentieri del cuore” è stato realizzato per la mia mostra personale a Roma al Museo San Salvatore in Lauro del Pio Sodalizio dei Piceni – Museo Mastroianni. Ho voluto raccogliere proprio queste lettere e diffonderne il messaggio. Un’opera in tal senso era già stata esposta nella mia personale a Berlino dal titolo “Livina vestita di lettere d’amore”. Queste lettere scritte da e per il fronte da “Robertino” e “Livina” (miei genitori all’epoca fidanzati) mescolano con delicatezza elementi di storia, guerra e spontaneità, rappresentano esperienze umane, speranze, paure desiderio di ricongiungimento. Sopra di esse un volo di uccelli, simboli associati alla libertà che si contrappongono alle costrizioni della guerra. Incarnano il desiderio collettivo di pace e fine delle tribolazioni. Il libro, presentato su una valigetta da soldato in legno, è costituito da una ventina di opere su tela realizzate appositamente per ripercorrere i luoghi della storia di amore risultante dalle lettere, che poi sono gli stessi della mia prima infanzia. Queste opere hanno per oggetto piccoli tabernacoli che si trovano ai crocevia delle strade del Chianti, presso il Castello di Brolio ed il Castello di Lucignano. Queste modeste costruzioni al tempo avevano un significato preciso, erano punti di riferimento per gli appuntamenti dei fidanzati, delle processioni, luoghi dove si andava per vedere il passaggio dei carri con il grano, dove sono passati i carri armati dei tedeschi prima degli americani dopo. Il libro contiene alcuni disegni scolastici ed alcune prime opere degli anni ‘70 nonché pagine di un diario della moglie Luciana scritte in occasione del matrimonio. Tutti questi elementi incorporano un messaggio di amore, tradizione, valori universali e senza tempo. Non potendo diffondere l’opera in originale per la quantità e la qualità dei contenuti ho ritenuto di pubblicarla dando vita al volume da presentare seppure per ragioni di stampa un po’ ridimensionato. Contiene una mia piccola prefazione ed una nota critica redatta da Massimo Rossi Rubén che ha redatto leggendo alcune pagine.