CLAUDIA SALVADORI FRA LA MEDITAZIONE DELLA VIA CRUCIS E LE RIVELAZIONI DELL’ANIMA
In questi giorni sto preparando una mostra a mia cura del maestro Claudia Salvadori. Be My Voice La Via Crucis di Claudia Salvadori dal 30 novembre al 2 febbraio presso il Museo Il Correggio Palazzo dei Principi a Correggio con inaugurazione sabato 30 novembre alle ore 16.
A seguire il mio testo critico sull’opera del maestro “No War” del 2023 dal mio libro Le Scelte di Puntelli-La Resistenza (Editoriale Giorgio Mondadori).
La resistenza è oggi resistere alla violenza, all’indifferenza, alla prepotenza, all’egoismo e alla prevaricazione che può generare guerra e tragedia.Claudia Salvadori con No War esprime chiaramente nell’arte contemporanea il no a tutti quei comportamenti che rendono l’uomo proiettato in una dimensione di autodistruzione.
L’opera fa parte di un progetto più ampio e complesso del maestro Claudia Salvadori che ha dedicato mesi di ricerca per creare la struttura pittorica e la linea artistica di una Via Crucis che porta all’interno del percorso cristiano cattolico fatti ed eventi d’attualità. La mostra, richiesta in luoghi istituzionali di enorme prestigio, porta le tragedie di oggi collocandole nell’itinerario della Via Crucis.
Il maestro Claudia Salvadori fa percorrere allo spettatore un cammino di consapevolezza con un pathos e un livello emotivo che nessun telegiornale o documentario potrebbe mai fare portando alla catarsi e ad una rivoluzione della coscienza, dileguando le nebbie dell’indifferenza a favore di un nuovo umanesimo nell’arte e nella cultura. Le stazioni della Via Crucis portano il nostro pensiero alla violenza sulle donne, alle ingiustizie che subisce il sesso femminile, all’infanzia violata, all’indifferenza, al dramma dei migranti fino ad arrivare, come in quest’opera, alla crudeltà di una guerra che spazza via ogni umanità e ogni innocenza.
Come è evidente ha realizzato un ciclo eccellente nella tecnica e sorprendente nell’utilizzo di nuovi elementi che portano ad una pittura coerente e di forte impatto.
In No War l’abbraccio come momento di relazione, di compassione, di disperazione, di dolore nelle guerre del mondo.
Oggi proprio la guerra è il tema di attualità, dalla Terrasanta all’Europa fino a quei conflitti ormai diventati una crudele abitudine.
Quel no war scritto in rosso è la passione dell’uomo contemporaneo, vittima e oggetto delle decisioni di pochi che portano al dramma.
Il grido no war di Claudia Salvadori è il grido di un maestro che ha capito che l’arte può entrare nella contemporaneità cambiando la coscienza degli uomini.