PABLO T RIVELA L’ANIMA DEI COLORI, DA ZURIGO A PARIGI, DA TOKYO A SHANGHAI E BANGKOK
Ci siamo sentiti telefonicamente a tarda sera, le sue opere stavano passando da una manifestazione a Zurigo alla Francia, a Parigi, città a me care e conosciute. Stavano raccogliendo i meritati consensi e successi. Lui conosce la pittura, profondamente. Lui la sa raccontare, comunicare. Si vede dalle sue opere che sa scrivere. Si vede dalle sue opere la sua origine, italiana e francese. Si vede dalle sue opere il suo processo di realizzazione e di ricerca, intimo, riflessivo, rivolto a più linguaggi, dall’astrazione alla frammentazione della realà, dall’espressionismo a un pop lontano dalla tradizione alla quale è legato questo termine. Dalla sua arte si conosce immediatamente il maestro. Sto parlando di Pablo T, della sua pittura di comunicazione, del suo linguaggio internazionale. È davvero rara la capacità di far emergere da quei colori, soprattutto dalla loro composizione, direi “i colori giusti nel giusto ordine”, la sua anima, il saper vedere il mondo e la storia da una posizione visionaria e poetica, spettacolare e raffinata. Nell’opera che vedete, Gauguin, un recente 100 per 100 con olio, acrilico e vernici su tela. ritrovo la Francia e il mondo del maestro al quale è dedicata la realizzazione. Osservando l’opera di Pablo T in mostra, davanti ai miei occhi trovo l’essenza che il maestro ha colto di Paul Gauguin. Ricordo ancora, ero presente, quando arrivò in Europa per la seconda volta nella storia del mondo, dal Museum of Fine Arts di Boston il capolavoro “Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?”. Gauguin l’aveva dipinta senza sosta, in un momento drammatico, il suo testamento spirituale. Pablo T coglie la visione del mondo appassionata di Gauguin. E compie la difficilissima operazione di entrare in un dialogo pittorico e artistico con lui. Parlando con il maestro, so che da fine ottobre sarà impegnato in una serie di iniziative che vedranno la divulgazione della sua arte in oriente, dove è già conosciuto. I collezionisti e le istituzioni orientali si sono interessati alla sua pittura internazionale. La sua astrazione e il suo informale ha catturato l’interesse quest’anno di diverse riviste specializzate e qualificate tra Tokyo, Shanghai e Bangkok, come Tokyo Art, Shanghai Art Object, Bangkok Artistic Trend che, analizzando una cinquantina, di opere parleranno del nuovo modo di concepire l’astrattismo definendolo “extrasensory abstract”. Seguirà un catalogo che sarà distribuito anche in Italia dai più importanti partner nazionali. L’arte italiana stupisce il mondo orientale dimostrando che l’unione di tecnica e studio dell’anima è l’unica via per realizzare arte, e che quest’ultima ha bisogno. per una necessaria divulgazione, di una comunicazione qualificata e mirata.